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lunedì 2 novembre 2020

il metabolismo delle acque, tre motori in più


Il triplice riscaldatore altrimenti chiamato in cinese san jiao non corrisponde a un organo come gli altri undici meridiani. Corrisponde a un sistema energetico piuttosto complicato che controlla quello che in medicina cinese viene definito il metabolismo delle acque. Seguendo l’orologio biologico secondo il quale ogni due ore un organo vive il suo momento di apice o di riduzione della sua attività; l’orario del san jiao è compreso tra le 21 e 23.
Interessante vedere che in questo orario le persone tendono ad avere un calo energetico e molto spesso si addormentano per la stanchezza anche quelle che poi soffrono di insonnia nelle ore mattutine o nelle ore più avanzate della notte. In un certo senso potremmo dire che l’energia del triplice riscaldatore è come un motore in più, una risorsa in più, una ricchezza utile a tutti gli organi nessuno escluso. La funzione del triplice riscaldatore si divide in tre aree distinte da cui il nome triplice riscaldatore. L’area superiore o jiao superiore corrisponde alla cavità toracica ed è collegata agli organi cuore e polmone. Il jiao medio è l’area epigastrica e ipocondrica e comprende gli organi stomaco-milza-pancreas-fegato e il jiao inferiore gli organi rene-vescica urinaria e piccolo-grosso intestino. Il metabolismo delle acque e la funzione del san jiao rispecchiano in realtà il complicato meccanismo di circolazione sanguigna e il delicato network ormonale che dal sangue è veicolato. È incredibile pensare che questo modello di comprensione unitaria del corpo esisteva già oltre 4.000 anni fa. Ma solo oggi possiamo cogliere l’esteso significato di questo meccanismo in senso chimico e fisico.

    Partendo dalla piccola circolazione sanguigna che consente di pulire il sangue venoso proveniente dal cuore destro facendolo transitare dal polmone e ritornare al cuore sinistro ricco di ossigeno, per poi distribuirlo a tutto il corpo (jiao superiore), al sistema di assorbimento di sostanze nutritizie e di pulizia del sangue a carico del sistema digestivo e delle sue ghiandole (jiao medio), per finire con l’eliminazione dell’impuro attraverso le urine e le feci (jiao inferiore).
I cinesi affermano:

“il qi muove il sangue” = “l’energia muove il sangue”.
Gli occidentali invece hanno scoperto che il sangue consente agli ormoni di trasportare informazioni da un distretto del corpo all’altro. Il sangue inteso anche come fonte di energia per ogni singola cellula e la possibilità di rimuovere l’impuro da ogni singolo distretto. In realtà a voler ben guardare a migliaia di anni di distanza il concetto è lo stesso solo che è espresso in modo diverso. Se per un cinese senza qi non c’è vita e per un occidentale senza sangue le cellule non sopravvivono, viene logico capire che la coppia sangue-qi (energia) può essere intesa come una medesima entità funzionale e non già come due entità separate o ancora peggio come il diavolo e l’acquasanta.
San jiao ha rapporti diretti con il pericardio con il quale è in rapporto interno-esterno, e con la vescica biliare con la quale forma il livello shao yang. Da questi due importanti legami è possibile intuire l’importanza della sfera emozionale e dello stress sul sistema san jiao cosa assolutamente verificabile anche con il sistema ormonale.
    I punti del triplice riscaldatore sono utili in numerosi disturbi dolorosi del territorio shao yang come le cefalee temporo-parieto-occipitali, nelle insonnie e in tutte le disfunzioni ormonali.
Ma ancora san jiao è in rapporto con il Rene attraverso un legame di livello, shao yang(san jiao)-shao yin (rene) e con la Milza (9-11am) perchè in esatta contrapposizione sull’orologio cinese. Entrambi questi due rapporti ci fanno intuire il suo ruolo nella gestione dei liquidi e dell’umidità. Il triplice punto viene infatti comunemente usato per trattare le diarree, il sovrappeso e anche l’edema.
    In questo periodo dell’anno è importante iniziare ad alimentarsi con cibi cotti, evitando di abusare di cibi troppo freddi come le insalate, le mozzarelle e gli agrumi. Questi alimenti rallentano e raffreddano il jiao medio mettendolo in difficoltà e aumentando l’umidità interna che già esternamente è in continuo aumento.


mercoledì 14 ottobre 2020

Preservare la nostra intima natura

    Il mese di ottobre come tutti i periodi di transizione è un momento di maggior fragilità, soprattutto per un certo gruppo di persone che potremmo definire costituzionalmente più fragili o meno stabili emotivamente. A queste persone è suggerito in questa stagione, un trattamento di prevenzione e di aiuto per non perdere troppo velocemente le energie accumulate nell’estate. Con il mese di ottobre ci addentriamo nel periodo di transizione verso la prossima stagione: l’inverno. Per molti aspetti è storicamente la stagione più dura: meno luce, meno calore, meno alimenti prodotti dalla terra. Un periodo questo in cui ritengo valga la pena di convogliare le proprie energie indirizzandole consapevolmente verso obiettivi interiori da raggiungere. In autunno lo yang Qi scende mentre sale lo yin Qi. Questo è un periodo di rallentamento che possiamo osservare in natura, l'essere umano per restare nel ritmo, dovrebbe essere comunque moderatamente attivo fisicamente (coltivare lo yang Qi) e dedicarsi ad attività mentali per calmare la mente e mantenere lo spirito (shen) ben ancorato al cuore. L'attività fisica è yang (l'energia si manifesta all'esterno) mentre quella mentale è yin (l'energia si manifesta all'interno di noi).Questi due aspetti della vita su cui lavorare dovrebbero essere sempre ben equilibrati, uno non esclude l'altro, nessuno dei due prevarica l'altro. 

Shen-energia-simbolo
Le emozioni profonde che possono emergere in questo particolare periodo dell'anno, vanno ascoltate ed elaborate con una mente calma e lo "shen in armonia", per poter avere una chiara visione. L’organo correlato a questo periodo per la medicina cinese è il Pericardio, il suo orario è quello compreso tra le 19 e le 21. Anatomicamente parlando è una membrana sierosa, lo si può considerare come la protezione del cuore, organo la cui importanza è fondamentale per la sopravvivenza, perché alla base della circolazione sanguigna e quindi del nutrimento di ogni singola cellula del corpo. Quando qualcosa ci ferisce o ci turba prima di colpire il cuore colpisce il pericardio che rappresenta simbolicamente una protezione del nostro interno. Analogamente la sua funzione è quella di tamponare alcune situazioni in modo da preservare il nostro interno ovvero: la nostra intima natura.

    In medicina cinese trattare il pericardio significa lavorare sul diaframma e sulla respirazione. Il pericardio insieme al Fegato forma un livello energetico intermedio (definito Jue Yin), che viene sistematicamente trattato in medicina cinese in tutte le patologie dove vi siano stati di tensione muscolare, emotiva o viscerale.

    Il pericardio è associato al triplice riscaldatore come relazione interno-esterno e quindi al motore che consente all’energia di circolare in tutto il corpo. In medicina cinese è comune dire quando vi è tensione che vi è una stasi del qi di fegato, inteso come un blocco a questo livello, le mani e piedi freddi sono la prima e frequente espressione di questa stasi energetica.

    Il pericardio è strettamente collegato con lo stomaco non solo per la vicinanza anatomica. Non è quindi un caso se il pericardio in agopuntura si utilizzata per trattare tutti i disturbi gastrici acuti e cronici soprattutto se su base psico emotiva, in primis citiamo la nausea o iperemesi, ma anche i vari disturbi del comportamento alimentare.

 


 

mercoledì 22 aprile 2020

Motore dell'energia

La milza è l’organo di riferimento del mese di maggio, nella medicina occidentale quest’organo riveste un ruolo poco considerato. Infatti la milza è classificata come un organo emopoietico definito secondario. Si ritiene che sia come un organo di deposito e di pulizia del sangue.
La produzione vera e propria delle cellule del sangue, sia della serie bianca che della serie rossa è nell’età adulta a carico prevalente del midollo spinale. L’asportazione della milza di conseguenza, non è determinante ai fini della sopravvivenza. Oggi si ritiene che la funzione della milza non sia ancora del tutto chiarita; il suo ruolo fondamentale per ora sembra principalmente svolto nell’infanzia prima che il midollo osseo si sviluppi completamente.
Nella Medicina cinese la milza viene classicamente associata all’elemento terra ma appartiene anche all’elemento fuoco che è l’elemento dominante della stagione estiva.
La milza in inglese chiamata “splen” e in cinese “Pi” non corrisponde all’organo milza ma a una funzione energetica molto più estesa, considerata localizzata al centro del corpo o jiao medio, esistente anche nei pazienti splenectomizzati ovvero senza milza. Il suo ruolo è molto vasto e, come la sua posizione centrale, esso fa da perno all’energia di tutto l’organismo.
La milza rappresenta il motore dell’energia che assumiamo attraverso l’alimentazione, ed è strettamente collegata con lo stomaco. Potremmo definire la milza come l’organo più facilmente esauribile, ma anche più facilmente ricaricabile tramite la stimolazione di punti combinati in base all’obiettivo che si vuole raggiungere. Ad esempio i punti di milza 6 e 3 sono utili per tonificare il Qi di milza, mentre in una sequenza per eliminare umidità in eccesso, possiamo usare milza 9. Quando la milza è veramente esaurita come in alcune patologie acute, la persona non ha appetito e riferisce una stanchezza di fondo associata al desiderio di andare a letto. In periodi di digiuno o di carestia o di superlavoro la milza è il primo organo a soffrire. Simbolicamente la potremmo rappresentare come un piccolo fuoco acceso che mantiene la temperatura più idonea della pentola (stomaco) entro la quale inizia il processo digestivo.
Si ritiene che la milza gestisca l’umidità di tutto il corpo e più di ogni altro organo soffre in particolare di un eccesso di umidità, sia essa interna proveniente dagli alimenti che esterna proveniente dal clima.  Quando l’umidità interna è troppo elevata la milza si “ingolfa” nel vero senso della parola, la nostra fiammella si spegne e rischia di non accendersi perché è come se avessimo lo stoppino bagnato! Questi soggetti sono spesso in sovrappeso, hanno una digestione più lunga e laboriosa, possono soffrire di micosi ricorrenti, di ipotensione arteriosa e talora di ristagno di liquidi nelle gambe. La milza è collegata con l’organo polmone con il quale forma il grosso canale o livello chiamato tai yin. Anche questo collegamento è molto importante in quanto gestisce la vitale funzione respiratoria e quindi un’altra essenziale fonte di nutrimento: l’ossigeno. Un deficit della milza può essere collegato con forme asmatiche, di tosse nervosa o ancora di groppo in gola. Le persone riferiscono di avere una sorta di solletico o catarro in gola. In questi casi può sempre essere coinvolto anche l’organo fegato anch’esso collegato direttamente con il polmone. Infine nella circolazione energetica così come nel calendario, la milza precede il cuore e con questo nobile organo è strettamente collegata e si ritiene intervenga nella produzione di sangue sia direttamente, che indirettamente. Possiamo considerare il “sangue” (“xue”) come un organo strettamente collegato con le emozioni; non a caso hanno lo stesso prefisso: “emo”. E qui troviamo il collegamento con la nostra terza fonte di nutrimento: le emozioni. È facile capire come questo organo sia sensibile
preoccupazione
alle emozioni.  Per la salute della milza il nutrimento emozionale da evitare sono le preoccupazioni e la tendenza a rimuginare.
A indicare un deficit dell’organo milza, ci possono essere manifestazioni quali ansie da prestazione, ma anche veri e propri attacchi di panico associati a palpitazioni e sudorazioni che sono manifestazioni legate all’organo cuore in modo indiretto.
Cosa si può fare per sostenere questo importantissimo organo che sembra gestire i tre nutrimenti fondamentali dell’uomo: alimenti, ossigeno, emozioni?!
Tre sono le raccomandazioni principali:
1.  Cura dell’alimentazione per evitare di accumulare troppa umidità, attraverso una riduzione al minimo degli zuccheri e dei latticini. Dedicare il tempo necessario al pasto evitando di mangiare sempre di corsa o nelle ore meno indicate e se possibile stare alla larga dai gelati che sono purtroppo il cibo più nocivo per questo organo che teme il freddo e l’umidità.
2.    Ascolto della propria stanchezza fisica e capacità di fermarsi in tempo per ricaricare le pile, tralasciando il dovere e il sacrificio a oltranza magari anche chiedendo aiuto quando serve, ricordandoci che non siamo supereroi anche se lo vorremo tanto!
3.    Pulizia delle emozioni negative che inevitabilmente portano un lavorio della mente con esaurimento e perdita di energia di quest’organo. A questo proposito si suggerisce una qualsiasi praticare meditativa che permette di vivere nel momento presente senza vagare con la mente e/o praticare yoga, il movimento rallenta il flusso dei pensieri e le asana hanno l’obiettivo di placare la mente oltre che a ritrovare elasticità.


lunedì 2 marzo 2020

Marzo: l'intestino ringrazia

Il
 grosso intestino è l’organo di questo mese. Il suo orario è compreso tra le 05:00 e le 07:00 del mattino. Nella medicina cinese il grosso intestino, è considerato lo strato e i tessuti organici più riccamente nutriti di sangue e di energia dell’intero corpo. Ecco che è facile capire che il grosso intestino potrà frequentemente soffrire di eccessi sia di origine alimentare sia emozionale.
A tu per tu con il secondo cervello
In questa stagione iniziano a manifestarsi le sindromi allergiche; patologie che possono coinvolgere sia il sistema digestivo, sia quello respiratorio. Che si parli di pollinosi, di allergie crociate o di allergie e d’intolleranze alimentari, le possibili cause vanno nella maggioranza dei casi ricercate nell’intestino, maggior serbatoio del sistema immunitario dell’organismo.
Dal punto di vista anatomico, l’intestino crasso detto anche colon rappresenta l’ultimo pezzo del sistema digestivo, e a differenza dell’intestino tenue che lo precede, è molto più corto, presenta un diametro più grosso, pareti più spesse con una muscolatura liscia più rappresentata e pareti interne non lisce, ma costituite da multiple invaginazioni. Il colon è molto meno mobile poiché ancorato attraverso dei fasci fibrosi e va a costituire una specie di cornice all’interno dell’addome; caratteristiche anatomiche che favoriscono la progressione della massa fecale.
Nell’intestino tenue il materiale che transita viene diluito durante la fase digestiva e modificato tramite enzimi digestivi, per poter arrivare alle sostanze nutrizionali primordiali: monosaccaridi, aminoacidi, acidi grassi usati dal corpo come fonte di energia ma anche come veri e propri mattoni, non dimentichiamo i sali minerali, l’acqua e numerose scorie ovvero elementi di scarto.
Un processo chimico complessissimo dove l’intestino tenue svolge un ruolo quasi come fosse un lunghissimo alambicco. In questo primo segmento intestinale vengono riassorbiti circa 8, 5 litri di liquidi, infatti le pareti intestinali sono interamente ricoperte di villi in grado di aumentare la superfice assorbente in modo esponenziale.
Nell’intestino crasso il materiale passa da semi liquido nel colon ascendente, a compatto e denso nel suo ultimo tratto chiamato sigma; luogo dove avviene la vera formazione delle feci,  precisamente dal trasverso al sigma.

Ma cosa sono le feci?
Scorie provenienti dalla digestione dei diversi alimenti che possiamo definire cataboliti ad azione più o meno tossica, materiale non digeribile come le fibre vegetali, materiale non digerito in caso di transito accelerato e infine i batteri.
Partendo dallo stomaco la quantità di batteri aumenta nel tenue e nel colon raggiunge circa 1012. Questa abbondante flora batterica è fondamentale per produrre le vitamine B e K, ma anche per facilitare la digestione e l’assimilazione dei cibi, limitare l’insorgenza di possibili infezioni batteriche e virali e infine stimolare il sistema immunitario.
La flora batterica intestinale è quindi molto utile per l’organismo quando integra, ma può per diversi motivi modificarsi a favore di colonie potenzialmente più nocive e perverse di alcuni batteri. Questi batteri quando presenti possono aumentare la produzione di gas intestinali, favorire la generazione di diverse sostanze tossiche, stimolare la formazione di cataboliti potenzialmente cancerogeni, e dare occasionalmente infezioni locali.
Un’altra frequente causa di formazione di colonie perverse può essere data dalla presenza d’incrostazioni fecali sulle pareti dell’intestino. Il colon è come un tubo di scappamento o una ciminiera e con il passare del tempo si sporca e s’incrosta di materiale fecale anche di vecchia data. Ecco perché nella medicina Ayurvedica la pulizia dell’intestino riveste a tutt’oggi un ruolo di fondamentale importanza.
L’Idrocolon terapia è una recente tecnica di lavaggio dell’intestino nella quale si introduce nel retto una sonda con doppia via, una in uscita e una in entrata, questo consente di far circolare nel colon una grande quantità di acqua che può raggiungere diversi livelli senza produrre eccessive dilatazioni e tensioni addominali, talora anche molto fastidiose e dolorose come nella pratica del clistere. L’idrocolon terapia, fatta in questa particolare stagione dell’anno, può portare notevoli benefici a tutto l’organismo e non solo al colon. (NB dopo la pulizia del tratto intestinale è consigliabile avviare una sequenza di reimpiantologia selettiva)

Si raccomanda inoltre, in questo periodo soprattutto, se il vostro intestino è sensibile, di:
·      limitare l’assunzione delle sostanze potenzialmente più irritanti
·      latticini e derivati dal latte, formaggi vaccini
·      spezie piccanti
·      caffè, cioccolato, tabacco, alcool
·      zuccheri
·      farine raffinate e prodotti industriali
·      ortaggi della famiglia delle solanacee
·      prestare una maggior attenzione al vostro alvo

La consistenza delle feci non deve essere né secca né troppo pastosa; il colore, anche se dipende da cosa avete mangiato, non deve essere troppo chiaro né troppo scuro, l’odore non deve essere troppo intenso, le feci dovrebbero galleggiare e infine la regolarità deve essere giornaliera da un minimo di un’evacuazione al massimo di tre evacuazioni al giorno.
Due evacuazioni al giorno, una al risveglio e una nel pomeriggio si possono considerare ideali, in quanto l’orario del grosso intestino è tra le 05:00 e le 07:00 del mattino e quella del piccolo intestino tra 13:00 e le 15:00; in queste e due fasce orarie l’intestino riceve una maggior attivazione energetica che di solito porta ad un possibile quanto auspicabile svuotamento nelle ore immediatamente successive.
Il grosso intestino è un organo importantissimo per la salute, anche se troppo spesso trascurato e poco considerato. È considerato da molti autorevoli ricercatori e medici la fonte di numerose patologie sistemiche e la base per una pelle sana e luminosa. Secondo gli antichi, per mantenere la salute dell’intestino è utile ciclicamente utilizzare tecniche di stimolazione e depurazione e erbe officinali mirate. Se al mattino laviamo il viso e il corpo e li cospargiamo di creme idratanti o profumi anche l’intestino e tutti i suoi organi interni andrebbero trattati con la stessa attenzione. La pulizia del colon oltre a essere indispensabile per il benessere psicofisico, può contribuire alla longevità.
Molte delle sintomatologie che riguardano l’ansia e l’irritabilità modificano in concomitanza di trattamenti mirati, modificazioni di stile alimentare e con  l'utilizzo di erbe officinali indicate al caso.




martedì 3 settembre 2019

il corpo è nostro alleato


Il corpo è nostro alleato, è il mezzo grazie al quale viviamo la nostra intera esistenza, è leale inviandoCi segnali, comunicandoCi disagi tramite strani sintomi e ha la capacità, per sua natura, di auto-ripararsi quando gli è possibile.

Tu cosa fai quando senti il corpo che soffre?

C’è un tempo, uno spazio di manovra entro il quale si può fare molto perché il corpo non si ammali in maniera più importante.

Ascoltiamo i suoi segnali? 

La prevenzione si pratica in questo lasso di tempo ripristinando quella funzionalità ottimale che permette all’organismo di mantenere lo stato di salute.

In che modo presti attenzione a questi messaggi sempre veritieri?

Il cibo e le emozioni possono nutrire e ledere al tempo stesso!
Le emozioni che proviamo, ad esempio possono influenzare la digestione quando siamo arrabbiati o ci sentiamo trattati ingiustamente...è una questione biochimica, di messaggi, il corpo comunica il disagio con acidità o dolore come contrazione.

Quanta importanza diamo al tipo di cibo che ogni giorno scegliamo di mettere nel piatto?

Quando del tuo tempo dedichi ad ascoltare le emozioni che provi per elaborarle in modo da non nuocere al corpo?!

Il corpo è il nostro migliore amico e quando un amico ci chiede attenzione, cosa scegliamo di fare?!

Il corpo è una perfetta macchina biologica, sfruttarla, abusando del potenziale senza mai essere partecipi del suo disagio, ci rende inevitabilmente responsabili del suo precoce depauperamento in tempi, sempre più brevi, come spesso si legge tramite i media. 

Avete notato che chiunque incontriamo nell'arco della giornata ci racconta di un problema di salute?

Non è necessario portare esempi estremi come il cancro per renderci conto che oggi, circa l’ottanta percento delle persone già a quarant’anni, se non prima, assume farmaci di ogni tipo o ha una malattia cronica… abbiamo la libertà di Agire per evitare che ciò avvenga o di credere che sia del tutto normale ma, ogni malattia si sviluppa in un certo tempo, anche con l’aiuto anche della nostra DISattenzione oltre che dei fattori contingenti.
Com’è possibile che in una società scientificamente evoluta non c’è spazio per la qualità di vita ma, solo per corse smodate per il lavoro, poche ore per dormire, un panino veloce e pochi minuti per abbracciare o chiacchierare con qualcuno?!

Questo è il tipo di vita che vogliamo?!

Perché rimandare sempre a domani qualcosa che può essere fatto oggi... la vita è adesso!!

intraprendere un consapevole cammino verso la salute
Imparare a rispettare noi stessi e l’involucro nel quale la nostra anima abita in questa esistenza ci può permettere di migliorarne la qualità.

Alcune della persone che ho seguito in questi dieci anni di attività, hanno scelto liberamente di fare esperienza di un cammino fatto di trattamenti, di correzioni alimentari e di rimedi mirati. Hanno potuto appurare di persona che molte situazioni che, a parere di qualcuno non erano migliorabili, sono decisamente cambiate in meglio e in altri casi si sono risolte. In ogni situazione, anche la più disperata, si può sempre fare qualcosa per migliorare lo stato delle cose quando l’intenzione è forte e la dedizione il mezzo per ottenere risultati tangibili. Questo conferisce un valore aggiunto al mio lavoro e per questo ringrazio. Con l’augurio di proseguire in questa direzione, di continuare a lavorare insieme a persone che collaborano in maniera attiva per migliorare il proprio benessere.
Auguro a tutti un buon settembre e buona Vita:)