mercoledì 22 aprile 2020

Motore dell'energia

La milza è l’organo di riferimento del mese di maggio, nella medicina occidentale quest’organo riveste un ruolo poco considerato. Infatti la milza è classificata come un organo emopoietico definito secondario. Si ritiene che sia come un organo di deposito e di pulizia del sangue.
La produzione vera e propria delle cellule del sangue, sia della serie bianca che della serie rossa è nell’età adulta a carico prevalente del midollo spinale. L’asportazione della milza di conseguenza, non è determinante ai fini della sopravvivenza. Oggi si ritiene che la funzione della milza non sia ancora del tutto chiarita; il suo ruolo fondamentale per ora sembra principalmente svolto nell’infanzia prima che il midollo osseo si sviluppi completamente.
Nella Medicina cinese la milza viene classicamente associata all’elemento terra ma appartiene anche all’elemento fuoco che è l’elemento dominante della stagione estiva.
La milza in inglese chiamata “splen” e in cinese “Pi” non corrisponde all’organo milza ma a una funzione energetica molto più estesa, considerata localizzata al centro del corpo o jiao medio, esistente anche nei pazienti splenectomizzati ovvero senza milza. Il suo ruolo è molto vasto e, come la sua posizione centrale, esso fa da perno all’energia di tutto l’organismo.
La milza rappresenta il motore dell’energia che assumiamo attraverso l’alimentazione, ed è strettamente collegata con lo stomaco. Potremmo definire la milza come l’organo più facilmente esauribile, ma anche più facilmente ricaricabile tramite la stimolazione di punti combinati in base all’obiettivo che si vuole raggiungere. Ad esempio i punti di milza 6 e 3 sono utili per tonificare il Qi di milza, mentre in una sequenza per eliminare umidità in eccesso, possiamo usare milza 9. Quando la milza è veramente esaurita come in alcune patologie acute, la persona non ha appetito e riferisce una stanchezza di fondo associata al desiderio di andare a letto. In periodi di digiuno o di carestia o di superlavoro la milza è il primo organo a soffrire. Simbolicamente la potremmo rappresentare come un piccolo fuoco acceso che mantiene la temperatura più idonea della pentola (stomaco) entro la quale inizia il processo digestivo.
Si ritiene che la milza gestisca l’umidità di tutto il corpo e più di ogni altro organo soffre in particolare di un eccesso di umidità, sia essa interna proveniente dagli alimenti che esterna proveniente dal clima.  Quando l’umidità interna è troppo elevata la milza si “ingolfa” nel vero senso della parola, la nostra fiammella si spegne e rischia di non accendersi perché è come se avessimo lo stoppino bagnato! Questi soggetti sono spesso in sovrappeso, hanno una digestione più lunga e laboriosa, possono soffrire di micosi ricorrenti, di ipotensione arteriosa e talora di ristagno di liquidi nelle gambe. La milza è collegata con l’organo polmone con il quale forma il grosso canale o livello chiamato tai yin. Anche questo collegamento è molto importante in quanto gestisce la vitale funzione respiratoria e quindi un’altra essenziale fonte di nutrimento: l’ossigeno. Un deficit della milza può essere collegato con forme asmatiche, di tosse nervosa o ancora di groppo in gola. Le persone riferiscono di avere una sorta di solletico o catarro in gola. In questi casi può sempre essere coinvolto anche l’organo fegato anch’esso collegato direttamente con il polmone. Infine nella circolazione energetica così come nel calendario, la milza precede il cuore e con questo nobile organo è strettamente collegata e si ritiene intervenga nella produzione di sangue sia direttamente, che indirettamente. Possiamo considerare il “sangue” (“xue”) come un organo strettamente collegato con le emozioni; non a caso hanno lo stesso prefisso: “emo”. E qui troviamo il collegamento con la nostra terza fonte di nutrimento: le emozioni. È facile capire come questo organo sia sensibile
preoccupazione
alle emozioni.  Per la salute della milza il nutrimento emozionale da evitare sono le preoccupazioni e la tendenza a rimuginare.
A indicare un deficit dell’organo milza, ci possono essere manifestazioni quali ansie da prestazione, ma anche veri e propri attacchi di panico associati a palpitazioni e sudorazioni che sono manifestazioni legate all’organo cuore in modo indiretto.
Cosa si può fare per sostenere questo importantissimo organo che sembra gestire i tre nutrimenti fondamentali dell’uomo: alimenti, ossigeno, emozioni?!
Tre sono le raccomandazioni principali:
1.  Cura dell’alimentazione per evitare di accumulare troppa umidità, attraverso una riduzione al minimo degli zuccheri e dei latticini. Dedicare il tempo necessario al pasto evitando di mangiare sempre di corsa o nelle ore meno indicate e se possibile stare alla larga dai gelati che sono purtroppo il cibo più nocivo per questo organo che teme il freddo e l’umidità.
2.    Ascolto della propria stanchezza fisica e capacità di fermarsi in tempo per ricaricare le pile, tralasciando il dovere e il sacrificio a oltranza magari anche chiedendo aiuto quando serve, ricordandoci che non siamo supereroi anche se lo vorremo tanto!
3.    Pulizia delle emozioni negative che inevitabilmente portano un lavorio della mente con esaurimento e perdita di energia di quest’organo. A questo proposito si suggerisce una qualsiasi praticare meditativa che permette di vivere nel momento presente senza vagare con la mente e/o praticare yoga, il movimento rallenta il flusso dei pensieri e le asana hanno l’obiettivo di placare la mente oltre che a ritrovare elasticità.


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