martedì 27 ottobre 2020

Il ritorno all’individualità

 
unicità protocolli e standardizzazione?!

La scienza si basa sulla ripetitività per confermare la validità di un farmaco o di uno studio.
La medicina non convenzionale ascolta, osserva e si mette in comunicazione profonda con la persona per tracciare il percorso del malessere ancora prima del suo esordio.
Se la medicina non convenzionale porta l’attenzione sull’unicità della persona che senso ha definire con un temine limitante una patologia?!
Com’è possibile utilizzare il metodo scientifico di ripetitività se ogni essere umano è diverso dall’altro come lo è il modo di manifestare una malattia?
Indubbiamente il Cardo mariano ha un effetto sul fegato ed è altrettanto vero che, se dieci persone usano questa pianta con lo stesso dosaggio e per la stessa malattia i risultati saranno, dieci risultati diversi. La pianta officinale ha un suo tropismo, dei bersagli primari e secondari, allo stesso tempo si adatta svolgendo il ruolo più utile all'organismo su cui lavora.
Il corpo risponde in maniera diversa sia al rimedio che, ogni volta che entra in contatto con qualche patogeno. Tutti abbiamo un fegato ma il modo di funzionare dal punto di vista fisiologico è differente come lo sono il carattere e il comportamento del singolo individuo.
Se scegliamo di interpretare la malattia come sola espressione del corpo fisico allora potremmo avere ottimi risultati su un protocollo nell'immediato. Ma se ampliamo la visione, contestualizzando la malattia, senza dimenticare che l’essere umano è anche pensiero e emozione, allora il nostro sarà un cattivo risultato, un ritorno del problema che nel tempo può diventare cronico.

mercoledì 14 ottobre 2020

Preservare la nostra intima natura

    Il mese di ottobre come tutti i periodi di transizione è un momento di maggior fragilità, soprattutto per un certo gruppo di persone che potremmo definire costituzionalmente più fragili o meno stabili emotivamente. A queste persone è suggerito in questa stagione, un trattamento di prevenzione e di aiuto per non perdere troppo velocemente le energie accumulate nell’estate. Con il mese di ottobre ci addentriamo nel periodo di transizione verso la prossima stagione: l’inverno. Per molti aspetti è storicamente la stagione più dura: meno luce, meno calore, meno alimenti prodotti dalla terra. Un periodo questo in cui ritengo valga la pena di convogliare le proprie energie indirizzandole consapevolmente verso obiettivi interiori da raggiungere. In autunno lo yang Qi scende mentre sale lo yin Qi. Questo è un periodo di rallentamento che possiamo osservare in natura, l'essere umano per restare nel ritmo, dovrebbe essere comunque moderatamente attivo fisicamente (coltivare lo yang Qi) e dedicarsi ad attività mentali per calmare la mente e mantenere lo spirito (shen) ben ancorato al cuore. L'attività fisica è yang (l'energia si manifesta all'esterno) mentre quella mentale è yin (l'energia si manifesta all'interno di noi).Questi due aspetti della vita su cui lavorare dovrebbero essere sempre ben equilibrati, uno non esclude l'altro, nessuno dei due prevarica l'altro. 

Shen-energia-simbolo
Le emozioni profonde che possono emergere in questo particolare periodo dell'anno, vanno ascoltate ed elaborate con una mente calma e lo "shen in armonia", per poter avere una chiara visione. L’organo correlato a questo periodo per la medicina cinese è il Pericardio, il suo orario è quello compreso tra le 19 e le 21. Anatomicamente parlando è una membrana sierosa, lo si può considerare come la protezione del cuore, organo la cui importanza è fondamentale per la sopravvivenza, perché alla base della circolazione sanguigna e quindi del nutrimento di ogni singola cellula del corpo. Quando qualcosa ci ferisce o ci turba prima di colpire il cuore colpisce il pericardio che rappresenta simbolicamente una protezione del nostro interno. Analogamente la sua funzione è quella di tamponare alcune situazioni in modo da preservare il nostro interno ovvero: la nostra intima natura.

    In medicina cinese trattare il pericardio significa lavorare sul diaframma e sulla respirazione. Il pericardio insieme al Fegato forma un livello energetico intermedio (definito Jue Yin), che viene sistematicamente trattato in medicina cinese in tutte le patologie dove vi siano stati di tensione muscolare, emotiva o viscerale.

    Il pericardio è associato al triplice riscaldatore come relazione interno-esterno e quindi al motore che consente all’energia di circolare in tutto il corpo. In medicina cinese è comune dire quando vi è tensione che vi è una stasi del qi di fegato, inteso come un blocco a questo livello, le mani e piedi freddi sono la prima e frequente espressione di questa stasi energetica.

    Il pericardio è strettamente collegato con lo stomaco non solo per la vicinanza anatomica. Non è quindi un caso se il pericardio in agopuntura si utilizzata per trattare tutti i disturbi gastrici acuti e cronici soprattutto se su base psico emotiva, in primis citiamo la nausea o iperemesi, ma anche i vari disturbi del comportamento alimentare.