Il livello di stress migliora le risposte mentali e fisiche dell’individuo.
gli eventi più stressanti sono quelli che sfuggono al nostro controllo diventando, eccitanti.
È possibile ALLENARE lo stress?
Lo stress oggi è una condizione assoluta, tutti lo vogliono! per sentirsi vivi, per poter utilizzare tutte le proprie energie. L’evento stressante, permette di considerare tutte le strategie creative che l’individuo altrimenti, non potrebbe può mettere in atto per risolvere le difficoltà e conoscere il proprio potenziale. Ci sono due tipi di processi che riguardano la valutazione delle strategie possibili. Il primo centrato sul problema e il secondo centrato sull’emozione. Con la prima modalità l’individuo, analizza il problema per capirlo meglio, lo elabora e segue un piano di azione chiedendo consiglio a persone specializzate. Nella seconda modalità centrata sull’emozione, il soggetto cerca di rimuovere il problema o di osservarne soltanto il lato positivo; rivaluta positivamente tutta la faccenda e si rifiuta di pensarci eccessivamente. I due differenti processi di modalità possono, quindi, aiutare gli individui a bilanciare l’adattamento psicosociale durante le condizioni di difficoltà che sono fondamentali per stare nello stress. L’abilità di ritornare alla forma di composizione originale dopo essere stati piegati, schiacciati o sottoposti a forti tensioni, corrisponde al termine in voga oggi: la resilienza. Igor Sibaldi, scrittore, afferma che resilienza vuol dire: “Rimbalzo e Rinuncio”. Termine che viene dall’ingegneria: capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Nella materia quando un oggetto rimbalza riacquista la sua sfericità, “prende una botta e poi diventa nuovo”. Per i sistemi umani, per gli individui la cosa cambia, c’è differenza tra oggetto e individuo!
L’oggetto non cresce, non cambia invece i sistemi e gli individui cambiano.
Il mondo si divide in pre-crisi e post-crisi è necessario che il mondo divenga molto meglio, non resiliente, cioè uguale alla forma di prima ma, migliore di prima!
“Quando parlo di mondo, intendo che ognuno di voi fa parte di esso e può nel proprio piccolo contribuire, migliorando sé stesso, per primo. Agire, più che pensare di farlo!”
Nella resilienza, l’oggetto non pensa, l'essere umano non solo ha in sé il potenziale per resistere, ma anche, se vuole, la capacità di volere e reagire!
"Mi sto riorganizzando alla botta, grazie ai tesori dentro di me"
Ecco alcuni tesori: resistenza, reazione, capacità di azione .....
“Pensate alla crescita che c’è tra la resistenza e la reazione!
Sono un essere umano con prospettive che non avrei mai immaginato, se non avessi cercato....
Nella resilienza la crisi non serve proprio a nulla se, tutto torna come prima”.
La parola più adatta, che suggerisce Igor Sibaldi in una delle recenti conferenze, è “forza”, “la fortezza” cioè la capacità di resistenza, è arrivata la botta e io sono ancora qua ma cel’ho fatta, ho trovato in me la forza che non sapevo di avere, se non mi fosse capitata la botta avrei rischiato di non sapere mai di questo tesoro che avevo dentro, la prova è che ho resistito! Nel profondo del cuore credo che sia la fortezza e non la resilienza che ci si augura!
È oramai accertato che lo stress non è da considerarsi negativo. Fino a quando il livello delle catecolamine (l'aumento della secrezione di catecolamine prepara il corpo ad un elevato stress psicofisico), e del cortisolo danno tono all’organismo e alla psiche preparando l’individuo ad una prestazione ottimale, tale processo è positivo e benefico; quando viceversa i livelli fisiologici e psichici oltrepassano la soglia di guardia tale processo può divenire nocivo. Queste due risposte vengono definite nella letteratura riguardante lo stress come: eustress (dal greco eu “bene”) e distress (dal greco dys “peggiore”). Secondo Richard Earle, direttore del Canadian Istitute of Stress, l’eustress è qualcosa di molto simile a quanto chiamiamo vitalità; in altre parole, è tutta l’efficacia dell’energia da stress e riduce al minimo la velocità dell’invecchiamento (Earle, Imrie & Archbold, 1990).
È possibile imparare a equilibrare il grado di distress?
Gli stressori più comuni sono quelli di tipo sociale e psicologico. In ogni contesto quotidiano ci troviamo ad affrontare situazioni che mettono a dura prova le capacità di adattamento. Le due strategie per fronteggiare, citate all’inizio dell’articolo, tendono a gestire eventi stressanti che possono risultare reali o percepiti come tali. Le risorse individuali sono tuttavia influenzate, sia da fattori caratteriali ma anche dalla variabilità delle situazioni che si verificano di volta in volta.
La strategia proattiva che propongo, consiste in un lavoro preparatorio; prima che si verifichi l’evento e ha conseguenze positive per il soggetto perché tende a preservare risorse personali come tempo ed energia.
Il cammino che propongo, ha come obiettivi:
· ascolto e anamnesi della persona nella sua unicità
· individuazione debolezze e punti di forza
· acquisire un supporto adattativo che consente al soggetto di imparare ad allenare la propria modalità di stress
· bilanciare i livelli ormonali delle catecolamine e del cortisolo
· utilizzare lo stress e il conflitto, come opportunità
· attivare risorse e potenzialità individuali che non si pensa di avere
· aumentare le risorse costituzionali e mentali
· implementare la resistenza
· modificare lo stato nel quale la persona si trova nel qui e ora, sia che si tratti di affrontare una malattia o qualsiasi altro problema che crea disagio
· il superamento
delle difficoltà
· uscirne rinforzati e trasformati
è possibile essere felici, nonostante le prove della vita?
Da cosa dipende il nostro sentirci bene in questo corpo che abbiamo e nel mondo in cui viviamo?
Ci sono componenti fondamentali che permettono di vivere davvero e pienamente la vita?
La fortezza, permette di attivare la volontà di ricerca delle proprie risorse interiori, “i tesori” e di elaborare nel percorso, la fase successiva di apprendimento, per imparare ad attingere da esse.
La riconnessione, altro aspetto su cui lavorare, è la capacità di ripristinare il contatto con la propria forza vitale che all’origine, appena nati, abbiamo in grande quantità ed estremamente vivace. Restare in contatto con l’energia vitale, migliorando il suo fluire significa riuscire a vivere con la sensazione di esistere davvero, avere un senso in questa vita; essere in vitalità nonostante gli eventi stressori.
Allenare la capacità di superare le difficoltà e le prove senza perdere vitalità è fondamentale per chi sceglie di sopravvivere meglio! Rinascere alle difficoltà per alcuni inizia presto con il superamento di traumi infantili, ciò dipende da come le esperienze sono state affrontate e riparate con l'aiuto di chi ci è stato accanto o per pochi con la capacità innata di attingere alle proprie risorse interiori.
“Per sviluppare una mente ed una coscienza elastica non basta accumulare informazione a livello intellettuale qua e là, occorre implementare e trasformare il tutto a livello profondo, attraverso un LAVORO PRATICO SU DI SÈ; un cammino che si allena passo dopo passo. Sviluppare una mente ed una coscienza elastica accade se usiamo la volontà e l'energia e si amplifica nei risultati quando chiediamo supporto a un professionista con esperienza non solo teorica sui libri ma, pratica sul campo”.
info per iniziare il percorso "allenare lo stress"
maravbnaturopata@virgilio.it