mercoledì 29 giugno 2016

L'ombelico, il triplice e la tartaruga magica




L’uomo, come tutti gli esseri viventi, nasce, cresce, respira ha rapporti e relazioni con l'ambiente che lo circonda e si riproduce.
A differenza degli altri animali, l’uomo è in grado di assumere la posizione eretta cioè di stare in piedi dritto e di camminare sulle gambe usando i piedi. L’uomo è diverso dagli altri animali perché il suo cervello è molto più grande e con esso ha potuto sviluppare dei comportamenti complessi (formati da più azioni) e delle capacità superiori che gli permettono di pensare, imparare, parlare con un linguaggio ricco e di conoscere l'ambiente che lo circonda. Osservando il corpo umano nella sua interezza, possiamo distinguere tre livelli partendo dal basso verso l’altro.
I tre livelli dell'essere umano
In posizione eretta si erge posando la pianta dei piedi sulla terra e questo ci richiama l'immagine delle radici di un albero, che in essa affondano, per trovare la stabilità. La parte centrale è simile a un tronco, ove la linfa vitale scorre e collega la parte inferiore a quella superiore. Quest’ultima è la sede dei pensieri che si liberano come fronde verso l'alto. L'uomo simbolicamente si pone tra cielo e terra e l’addome rappresenta il suo centro e questo non solo a livello fisico (baricentro) ma, anche a livello simbolico. L’addome possiamo vederlo come luogo dove l'energia Yang del cielo è Yin della terra si incontrano e si scambiano sospinte ritmicamente dal movimento del diaframma. Possiamo inoltre considerarlo come il luogo da cui originano le nostre pulsioni più istintuali e come la zona dove prende forma una nuova vita. L’ombelico rappresenta, dal punto di vista simbolico, l'origine di tutte le cose come pure il centro del corpo e, conseguentemente del mondo. L'importanza dell'ombelico e in parte dovuto al suo legame con il cordone ombelicale, residuo dei tempi primordiali, della vita ai suoi esordi, del legame sacro e che unisce il bambino alla madre e la creatura al suo creatore. A livello psicologico, l'ombelico è identificato con la persona che si pone al centro dell'universo, ovvero di chi si abbandona a un atteggiamento egocentrico e cede alle inclinazioni narcisistiche, adagiandosi nel culto della personalità e nell'amore eccessivo di sé e del proprio corpo. Il modo di dire considerarsi come "l’ombelico del mondo" rende l'idea di questo atteggiamento. Nella zona all’altezza dell'ombelico si colloca anche un centro energetico, chiamato Manipura, che corrisponde al terzo chakra. Il cui compito è di essere il centro dell'energia sottile oltre a essere la sede ove risiede il nostro potere personale. Il suo simbolo è un fiore di loto a dieci petali. Il numero dieci, dal latino decem, illustra l'eterno ricominciare, il perpetuo movimento. In numerologia il numero dieci indica il cambiamento che permette di evolvere, di crescere, e di elevarsi spiritualmente.
Immaginiamo ora di suddividere la zona dell’addome con una linea trasversale a livello dell'ombelico considerandolo nelle due componenti del Triplice riscaldatore: il riscaldatore inferiore e quello medio. Il triplice riscaldatore è un meridiano Yang è un viscere ma, non è riconosciuto dalla fisiologia occidentale. In altre parole non corrisponde ad un organo nel vero senso del termine ma è piuttosto un sistema energetico funzionale, coinvolto nella regolazione delle attività degli altri organi. Il triplice riscaldatore è uno dei sei visceri e appartiene al movimento fuoco come il fuoco è l'elemento che contraddistingue il centro energetico del terzo chakra localizzato a livello dell'ombelico. 
Dal punto di vista anatomo-funzionale è considerato dalla medicina cinese come un viscere che si estende dal torace all'addome ed è del tutto particolare rispetto gli altri visceri infatti è considerato un "viscere solitario". Nel triplice si distinguono tre zone: una superiore al di sopra del diaframma che comprende il cuore, il ministro del cuore e il polmone; una zona mediana compresa tra diaframma e ombelico che comprende la milza, lo stomaco e la vescica biliare; una parte inferiore che comprende il rene, il fegato, gli intestini, la vescica e gli organi della riproduzione. L'aspetto fondamentale dei tre riscaldatori risiede nella funzionalità e nel fatto che sono in reciproca comunicazione. Tutti i movimenti energetici del Qi (energia) si svolgono in questo spazio virtuale di informazione e di interconnessioni tra i vari organi ed è costituito dal triplice riscaldatore. Il triplice riscaldatore è anche la via della circolazione dell'energia originale Yuan Qi (1) e regge i tre metabolismi: quello del cibo, dei liquidi e dell’aria. La sua funzione di attivazione metabolica viene svolta in senso generale e a livello cellulare attraverso l'azione della Yuan Qi, l’energia originaria.
Nel riscaldatore superiore si produce la Zong Qi (energia di raccolta), in quello medio la Ying Qi (energia di nutrimento) e in quello inferiore la Wei Qi (energia difensiva).
Gran parte della patologia può essere compresa e descritta a partire dai blocchi e dagli ostacoli che i movimenti del Qi possono incontrare nella loro diffusione all'interno di questo viscere: il triplice riscaldatore.
Mappa punti tartaruga magica
A cavallo delle due zone, il riscaldatore medio e il riscaldatore inferiore, si colloca la mappa della "tartaruga magica", con l'ombelico al centro a rappresentare l'origine del sistema nutritivo e dell'organogenesi. La tartaruga con il suo carapace piatto da una parte ed a cupola dall'altra, rappresenta l'uomo che si sviluppa tra cielo e terra nel vuoto mediano. La mappa, che prende il nome di "tartaruga magica", è messa a punto dal Dott Zhiyun Bo e nasce dall'esigenza di curare numerose patologie tramite nuovi punti sull'addome. L'addominoterapia parte dall'ipotesi che esista un secondo cervello localizzato a livello enterico e può essere considerata un'integrazione tra medicina tradizionale cinese e medicina occidentale. Se da una parte riprende la teoria dei meridiani e quella degli Zang-fu (2), dall'altra utilizza precisi protocolli che le conferiscono ripetitività e standardizzazione. Questo studio si focalizza nel punto ombelicale di Vaso Concezione 8 (centro di controllo per la ridistribuzione del sangue (Xue) dell’energia (Qi ) di tutto il corpo. Partendo dall'ipotesi che esiste un secondo cervello localizzato a livello enterico, l’addominoterapia sfrutta l'uso sia dei punti di agopuntura dei meridiani tradizionali che di quelli extra situati sulla parete addominale. Questa metodica propone una nuova visione del sistema di regolazione dei meridiani secondo il quale il cordone ombelicale e la placenta, che rappresentano il centro del sistema di regolazione fondamentale durante la vita intrauterina, sono sostituiti alla nascita dall'attività degli Zang-fu la cui funzione è memorizzata nel cervello e sul sistema della parete addominale. L'autore ha trovato tre strati di profondità di penetrazione per ottenere i risultati terapeutici.
Ogni strato di penetrazione ha un suo meccanismo funzionale e uno terapeutico che insieme formano il sistema addomino meridiano (AMS) ed interessa tutti gli organi viscerali che vengono rappresentati da una mappa di ottagono "Ba Quo". La distinzione fra i vari strati è basata sulla clinica pratica e sull'effetto terapeutico. Le diverse eziopatogenesi intervengono sui diversi sistemi quindi ogni strato ha un suo meccanismo funzionale.
schema tao cielo anteriore e posteriore
elaborazione grafica maravariscobassi
Secondo il prof. Zhiyun Bo tutti i meridiani originano dall'ombelico che corrisponde al punto di cielo anteriore in quanto è collegato alla madre. Lo Jing (3) originario, nostra essenza nobile, ha bisogno del Qi e del Xue e la via è quella dell'ombelico. Il Jing esprime un concetto di un'università in quanto noi tutti lo possediamo mentre il sangue richiama invece un criterio di peculiarità, è legato allo Shen (4), l’eneriga dello spirito, ed è ciò che ci rende unici. Jing e sangue sono le basi su cui si fonda l'esistenza. Il riscaldatore medio è invece più legato ad un concetto temporale, esprime il divenire, la capacità di acquisizione e quindi la capacità di saperci evolvere. Questi aspetti lì possiamo trovare anche esaminando le funzioni dei punti del Meridiano Curioso (Ren mai), distinti tra addome inferiore e addome superiore. I concetti di base sono il nutrimento e l'evoluzione. L’addominoterapia risulta quindi essere una terapia efficace ma, allo stesso tempo dolce perché può essere può essere praticata anche senza l’utilizzo degli aghi. Alcuni tipi di patologie invece, necessitano dell’utilizzo dell’ago e sono quindi di competenza del medico mentre la pratica senza aghi può essere condotta da professionisti abilitati. La diagnosi addominale classica e l'addominoterapia del Prof. Zhiyun Bo sono aspetti teorici tra loro molto lontani nel tempo e nei paradigmi ma, allo stesso tempo due affascinanti interpretazione di questo micro sistema, quello situato nella zona addominale.

Note
(1)     Yuan qi = energia di origine (funge da catalizzatore dell’energia del cielo anteriore con quello posteriore attivando i fenomeni biologici che avvengono all’interno del corpo umano).
(2)     Zang-fu= organi-visceri
(3)     Jing = Essenza. È una sostanza raffinata e nobile, fondamento della vita. Lo Jing innato (cielo anteriore) corrisponde al patrimonio ereditato dai genitori. Lo Jing acquisito (cielo posteriore) è generato dalle sostanze nobili ottenute dal processo di trasformazione degli alimenti ad opera della milza e dello stomaco, sostanze in grado di nutrire il corpo, di contribuire a formarlo, a svilupparlo e a mantenerlo in vita.
(4)     Shen qi = energia dello spirito o della mente (è molto yang ed ha sede nel cuore ed è fissata al sangue).

 MaraVB - Naturopata - attestato qualifica addominoterapia c/o
A.S.I.M.T.C. v.le Tunisia, 37 - Milano

giovedì 5 maggio 2016

Il significato del nutrimento



Il significato etimologico del termine nutrire è stillare, colare. Il termine nutrire, che deriva dal latino, è riconducibile all'intento di allevare, di far crescere e coltivare. Questi significati ci riportano simbolicamente all'immagine dell'atto di una madre intenta ad allattare il proprio fanciullo.
Quando leggiamo la frase "noi siamo ciò che mangiamo" troviamo conferma di questa idea che ci viene insegnata. La madre, nel suo significato intrinseco, è colei che porta in grembo la vita, che permette la nascita, che accudisce e nutre. Durante tutta la nostra esistenza il nutrimento identifica una modalità dell'essere umano di prendersi cura del proprio sostentamento, per permettere al corpo e alla mente di avere l'energia corretta per condurre una buona vita. Dal punto di vista fisiologico la nutrizione inizia nella bocca, luogo in cui la masticazione e la saliva, ricca di enzimi, permettono di trasformare il cibo in bolo alimentare. Attraverso la faringe e l'esofago, la muscolatura e l'azione dei suoi movimenti peristaltici dirigono l'impasto passando dal cardias per raggiungere lo stomaco. Lo stomaco è una dilatazione del tubo digerente che prende la forma di un sacco.
confronto: sx stomaco dx feto
Osservando la sua forma possiamo notare che ci ricorda quella di un feto. Questa analogia tra le immagini, ci può ricondurre al processo iniziale di trasformazione che avviene nel grembo materno. Tutto ciò ha un suo tempo e un suo ritmo stabilito dalla natura.
Lo stomaco, secondo la medicina cinese, è un viscere chiamato Fu. I visceri, durante il processo digestivo, si occupano di fare un lavoro di distillazione chimico del cibo. Lo stomaco, definito "la madre dell'energia", è strettamente collegato al duodeno nel processo di corrosione degli elementi. Tutto il processo metabolico digestivo, necessita di energia per poter essere messo in atto. Ogni viscere è energia e si muove con essa. L'energia dello stomaco è "la madre dell'energia" e decide se un determinato cibo va espulso oppure no. Il cibo è energia (Gu-Qi) e unito all'energia dell'aria (Zong-Qi), origina la qualità dell'energia nutritiva (Ying-Qi), fondamentale per l’equilibrio della nostra salute. Una buona respirazione durante il pasto, unita a un'adeguata masticazione, fanno sì che ciò di cui ci nutriamo divenga di qualità. Se il compito dello stomaco è quello di decidere il tipo di cibo, quello della milza, definita “la maestra di cerimonia della digestione”, è quello di occuparsi di separare la parte essenziale degli alimenti da quella energetica. Ogni alimento possiede una parte essenziale, una energetica e una parte che andrà eliminata, tramite l'intestino crasso, nella fase finale della digestione. La parte che nutre il corpo più profondamente sarà quella che formerà lo Ying-Qi o energia nutritiva.
Un esempio che chiarifica il significato di energia nutritiva ci viene fornito quando, ad esempio, abbiamo molto appetito e subito dopo qualche boccone esordiamo con la frase: ci voleva! Questa affermazione spontanea, ci sta indicando che la nostra energia nutritiva è in salita. La medesima cosa avviene anche dopo esserci nutriti della vista di un bel quadro o dopo aver fatto qualcosa che ci soddisfa. Importante è sottolineare che, una piena soddisfazione non dà spazio per alcun senso di colpa. In un completo atto di nutrimento è racchiuso tutto ciò che ci gratifica su vari livelli. Quando siamo bambini, i nostri bisogni vengono soddisfatti da nostra madre o da chi si prende cura di noi. Quello che viene appreso durante questa fase è l’aspetto che interiorizziamo di ciò che, per ognuno di noi, significa nutrimento. Questa constatazione, pone la nostra attenzione su tutti gli squilibri che, potenzialmente si possono manifestare in un essere umano, nel corso della sua esistenza in ambito alimentare.
Il processo di crescita della specie umana, è differente da quella dei cuccioli di animali che prevede un'indipendenza alimentare più precoce rispetto alla nostra. In entrambe i casi però, sia la tipologia animale che quella umana, hanno in comune il fatto di apprendere dalla madre o da chi si occupa di allevare: cosa mangiare, come mangiare e quale aspetto della soddisfazioni attribuire alle cose. Il senso di soddisfazione che deriva da ciò che nutre, in senso ampio, ci viene insegnato secondo l'esperienza del singolo e può non essere ciò che è meglio per noi.
Ogni viscere ordinario nel processo digestivo ha un suo ruolo ben definito e un suo compito. Gli organi detti Zang, si nutrono del lavoro alchemico che i visceri compiono. Gli Zang, per risonanza, assorbono e tesaurizzano le essenze necessarie. Tutta questa elaborazione digestiva libera energie: le essenze. Le energie delle essenze nutrono gli organi e permettono al cervello di svilupparsi. Questo chiarifica l'importanza del tipo di "essenze" che si sceglie di portare all'interno del nostro corpo. La qualità delle essenze e la modalità del nostro processo alimentare spiegano il senso profondo che si cela dietro alla nutrizione: siamo ciò che mangiamo e di conseguenza siamo ciò che pensiamo. Le scelte che facciamo in merito a tutto ciò che ruota intorno al significato del nutrimento origina da quello che abbiamo appreso durante la fase di crescita.
Questa consapevolezza permette di comprendere che, le “essenze” nutrono il nostro corpo fisico e la nostra mente come è nella natura della "nostra madre dell'energia" lo stomaco, scegliere cosa è bene per noi. L'istinto primordiale, quando veniamo al mondo, non è intaccato dagli insegnamenti. L’istinto di sopravvivenza che ci guida è di natura selvaggia, ha il compito di proteggerci e di mantenerci in buona salute mentre, la nostra mente, può divenire fuorviante in quanto è addomesticabile. Ogni scelta che facciamo può essere guidata dalla nostra parte istintiva o da quella acquisita essendo, umanamente inclini, alle abitudini e all’apprendimento della gestualità.
Se ciò che sentiamo con lo stomaco è differente da ciò che abbiamo accettato di credere con la testa, questo è un buon motivo per soffermarsi e rivedere se, ciò che abbiamo definito valido, sia realmente digeribile per ognuno di noi.


venerdì 12 febbraio 2016

Armonia e Disarmonia


Con il termine disarmonia si intente una manifestazione della difficoltà del nostro organismo di adattarsi ai fattori contingenti siano essi esterni o interni. Nei fattori esterni sono compresi quelli patogeni (virus, batteri) e quelli legati ai cambiamenti climatici (freddo, caldo, umido e ventoso). Mentre i fattori interni sono in relazione al rallentamento del tenore metabolico e al carico tossinico presente nell'organismo nella sua interezza. Quando si parla di squilibrio, si definisce una perdita del ritmo fisiologico funzionale. La naturopatia è una disciplina olistica che si occupa di lavorare sulle disarmonie che il corpo manifesta. La sua attenzione non si focalizza sul sintomo e sul rimedio naturale come sostituto di quello chimico ma, sul quadro generale dell'individuo: tipo di costituzione, abitudini alimentari e di stili di vita, inseriti nel contesto individuale della persona, nel luogo dove lavora e nella sfera degli affetti. Olismo infatti significa: tutto. Per questo motivo, la naturopatia non prevede protocolli standar ma, studia un  "percorso benessere" per il singolo individuo tenendo presente la diatesi osservata durante il consulto. Il compito del naturopata è quello di offrire un'opportunità per lavorare sullo squilibrio oggetto del consulto, utilizzando con competenza, tutti i mezzi a sua disposizione; trattamenti, piante officinali e rimedi con l'obiettivo di riportare il corpo e la mente in armonia.
Al termine di ogni consulto viene fornito un "programma benessere" composto da consigli e trattamenti da praticare per raggiungere l'obiettivo.

La scelta e la volontà di decidere o meno di intraprendere questo tipo di percorso non rientrano nelle competenze del naturopata ma, sono responsabilità esclusiva del singolo individuo adeguatamente informato.
consenso-informato

I controlli periodici fanno parte della metodologia naturopatica in quanto sono un mezzo per monitorare le evoluzioni del decorso e per centrare gli obiettivi prefissati a livello fisico, a livello emotivo e a livello energetico:
- disintossicazione dal carico tossinico
- riequilibrio dell'omeostasi
- bilanciamento del ritmo funzionale di organi e apparati
- rafforzamento delle debolezze costituzionali
- riequilibrio ritmo sonno/veglia
- miglioramento del livello di energia vitale

lunedì 22 giugno 2015

Il "tatto": sensazione dell'individuo

"L'Arte di Ascoltare e Comprendere con le Mani.
Il "tatto" inteso come sensazione dell'individuo all'interno del suo corpo".
  Il tatto – il toccare – entra nel processo di conoscenza anticipando qualunque riflessione.
Mara Varisco Bassi - naturopata
Il trattamento terapeutico attraverso l'uso delle mani, permette di diventare consapevoli di cosa l'altra persona sente dentro il suo corpo.
Isabella Sillani - operatrice olistica

Allo stesso modo, le persone trattate sentono: c'è un senso di connessione con la persona all'interno del corpo. La sensibilità all'altrui tocco è la sensibilità del Chakra del cuore.

martedì 3 febbraio 2015

Migliorare la nostra salute: meeting di cultura olistica teorico/pratico 2014/2015






“il cammino verso la salute”  nasce nel 2011 da un’idea avuta alcuni anni prima, ma nasce come identità nel 2013.

Il progetto “Migliorare la nostra salute” è indirizzato alla prevenzione e al miglioramento dello stile di vita che spesso, è causa primaria, di molti squilibri fisici: i sintomi, la malattia e la sua cronicizzazione nel tempo.

L'informazione già praticata durante le sedute, da quest'anno si espande, grazie a una serie di eventi di “Cultura Olistica” a tema, che hanno lo scopo di far conoscere la naturopatia e la sua applicazione.
I meeting si articoleranno tra il 2014 e il 2015, con alcuni incontri, per mettere in evidenza il contesto globale in cui i sintomi si possono manifestare in relazione alle stagioni. Gli argomenti trattati metteranno in evidenza quali possono essere le cause, quali gli strumenti utili fra le diverse discipline terapeutiche: l’alimentazione,  i trattamenti, i rimedi (fitoterapia-floriterapia-aromaterapia) e alcune attività fisico/sportive pratiche (discipline orientali) per il mantenimento dell’equilibrio dell’omeostasi del corpo.

La Naturopatia grazie alla sua metodica olistica, tiene conto di tutte le variabili che portano alla manifestazione di un sintomo senza concentrarsi solo su di esso, ma collocandolo nel contesto: il terreno/costituzione di base di una persona, lo stato di salute generale nel momento dell’indagine, il luogo in cui il soggetto abita e lavora, la sua situazione affettiva/relazionale, lo stato psico-emotivo ad esso legato, il livello energetico/sistema immunitario e lo stato fisico/funzionale di organi e apparati nel momento del consulto.

L’obiettivo primario della Naturopatia, secondo il Codice deontologico, è la “promozione e il mantenimento dello stato di salute”.
Il futuro che si prospetta per la Naturopatia, essendo una disciplina indirizzata alla prevenzione, è quello di collaborare con la medicina ufficiale.  In particolare questa collaborazione può essere utile in situazioni con tendenza a cronicizzare o dove la malattia degenerativa può essere vissuta in modo migliore alleviando la sofferenza.

“La professione naturopata include tutte le attività nell’ambito salutistico senza abusare delle competenze proprie, collocandosi in una fascia diversa da quelle professioni già regolamentate”.

lunedì 19 gennaio 2015

Notizie su di me...il perchè di una scelta





Mara Varisco Bassi nasce a Novare il 18 settembre 1971. Fin da bambina è incline al mondo animale, vegetale e minerale, ama tutto ciò che è arte e bellezza in ogni sua forma.  In seguito a una profonda crisi interiore che la porta a domandarsi chi è e quale direzione poter dare alla propria vita incontra una naturopata. Prima di quel momento non era a conoscenza del fatto che esistesse una figura professionale di quel tipo. Quell'incontro muove qualcosa nel proprio intimo. I trettatre anni di Mara divengono un momento chiave della propria vita. Una ragazza gioiosa, creativa e piena di entusiasmo, ma con poca fiducia nella vita a causa di una vita piena di difficoltà e non ancora abbastanza sicura nel confidare nei segnali che, intorno a lei, si manifestavano come un messaggio chiaro. Dopo qualche tempo fa conoscenza di altri due naturopati di cui si fece raccontare la storia e a cui pose molte domande. La scelta fu meditata e ponderata a lungo, ma quando Mara iniziò  il percorso di studi di naturopatia, mettendo in discussione tutta se stessa, i dubbi pian piano si dissiparono ed ella iniziò a sentire che quella era la sua direzione.