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Canale Vescica Urinaria parte seconda |
Con i giorni 8-9 di agosto secondo il calendario cinese
entriamo a piccoli passi nella stagione dell’autunno. Abbandoniamo l’elemento
terra di transizione per entrare nell’elemento metallo e con
esso usciamo dalla tanto amata estate.
In realtà l’autunno più della primavera è una
stagione estremamente dolce e piacevolmente calda ma molto meno
considerata e desiderata.
L’organo di questo mese è la vescica urinaria, il suo
orario va dalle 15 alle 17. La vescica urinaria è un viscere
collegato e accoppiato con l’organo rene. La vescica
urinaria svolge una funzione molto semplice di eliminazione
controllata delle urine. La vescica è l’organo che raccoglie l’urina prima
che venga espulsa dal nostro corpo. Situata dietro il pube può
arrivare a contenere fino a 80 cl di urina, che proviene in modo lento e
costante dai reni. Quando sentiamo il bisogno di urinare lo sfintere
dell’uretra, (il canale che porta l’urina all’esterno) agisce da rubinetto,
mantenendo chiusa la vescica; l’atto dell’urinare è volontario e avviene
rilassando lo sfintere. Quando, per vari motivi non riusciamo a
controllare questa funzione, abbiamo quella che definiamo incontinenza.
Dal punto di vista psicosomatico, quello su cui la vescica ci può dare
informazioni è la capacità di lasciarsi andare, oppure per
contrapposizione del controllo rigido e l’attitudine a trattenere.
Il maggior interesse legato alla vescica urinaria nella medicina cinese è da
considerarsi più che nella funzione urinaria nel decorso del suo canale
esterno. La vescica urinaria è il meridiano più lungo del corpo,
il suo primo punto origina dall’angolo interno degli occhi e il suo ultimo
punto il 67 si trova sull’angolo ungueale del quinto dito dei piedi. Due punti
questi estremamente famosi il primo nell’angolo dell’occhio si ritiene sia
collegato al sonno e l’ultimo punto il 67 è usato ancora oggi per girare il
feto che si presenta podalico.
Il canale di vescica urinaria decorre
lungo tutta la parte posteriore del corpo passa sulla fronte, sul
cranio, sulla nuca, lungo tutto il rachide cervicale-dorsale-lombare e sacrale
sui glutei, cosce, polpacci e sul bordo esterno dei piedi. In questo lungo
decorso vi sono punti considerati storici. Il più storico è il 60 localizzato
sul bordo interno del tendine di achille; si racconta in tempi remoti di un
contadino che soffriva di sciatalgia, colpito accidentalmente da una freccia di
pietra in quell’area dove è localizzato il punto, riportò un miglioramento
repentino del dolore che lo tormentava da tempo. Questo punto è stato definito
nei tempi moderni punto aspirina e viene usato per diversi dolori fra
cui la cefalea nucale. Un altro punto storico è il punto 40 localizzato nel
cavo popliteo delle ginocchia usato per molteplici patologie e dolori; uno dei
punti di elezione nel trattamento della lombalgia.
Un singolo punto però non
fa un buon trattamento, se non in emergenza, il trattamento deve
essere come una composizione armonica di punti yin e punti yang capaci di
generare una circuitazione energetica in grado di lavorare sulle aree dolenti o
sulla condizione patologica di fondo.
Il canale di vescica urinaria presenta lungo il suo
decorso della schiena, i cosiddetti punti shu corrispondenti a
collegamenti diretti con gli organi interni. Trattando il canale di vescica urinaria
è possibile trattare anche tutti gli organi interni. Ecco perchè in tutte le
tecniche la schiena è sempre la regione più trattata non è solo perchè è
piacevole, ma perchè è come avere un sistema topografico completo all’interno
di un singolo canale.
La mappa dei punti meridiani sono come i frattali: ci sono sistemi nei
sistemi; il ventre, il cranio, l’orecchio, i piedi ma anche la mano sono tutti
considerati microsistemi topografici dell’intero corpo, ebbene il
canale di vescica urinaria è il più conosciuto sistema topografico presente nel
meridiano stesso.
Il canale di vescica urinaria è situato nella parte più esposta all’esterno;
pensate a quando dovete proteggervi dal fuoco o da colpi: in che posizione vi
mettete? Vi chiudete a uovo offrendo la superficie del canale di vescica
urinaria in protezione, come fosse uno
scudo.
La zona nucale viene definita la
porta del vento ma tutto il rachide cervicale, dorsale e lombare è
particolarmente sensibile al freddo e non va mai trattato con applicazioni di
ghiaccio se non nell’immediato post trauma.
Anzi la schiena va protetta
soprattutto addentrandoci in questo passaggio di stagione dove si tende a
spogliarsi in caso di sudore e si passa repentinamente da ambienti condizionati
ad ambienti molto caldi. Se poi si soffre di dolori ricorrenti al rachide si è
più esposti di altri. È quindi indispensabile proteggersi sempre con magliette
di ricambio, sciarpe di cotone da avere sempre in borsa o in auto. Anche i
capelli bagnati sono da evitare il più possibile soprattutto sulla nuca. In fine
la vescica urinaria nel calendario e nell’orologio cinese si trova nel punto opposto
al polmone e con esso è in diretto contatto. Ecco perchè troviamo
ancora in questa stagione una particolare suscettibilità ai raffreddamenti con
sinusiti, riniti, faringiti e anche bronchiti per i più sensibili.
A maggior ragione l’aria condizionata spesso usata a dismisura ma anche i
repentini cambiamenti di clima sono estremamente rischiosi per non ammalarsi
proprio in vacanza. I bagni di sole nelle ore giuste e nella quantità idonea
alla nostra pelle e struttura fisica sono un toccasana proprio per questo
motivo; ci aiutano a scaldarci e conservare un calore interno oltre che
produrre una quantità di reazioni chimiche utilissime all’organismo.
Nella medicina cinese il nostro corpo e quindi la sua interfaccia con
l’esterno è considerato come una pila o uno scudo solare. In altri termini più
fisici potremmo paragonare il corpo a un bacino di acqua per l’esattezza a un
circuito di liquidi; con i bagni di sole regolari si accumula
gradualmente calore interno, che verrà ceduto progressivamente al corpo durante
l’inverno esattamente come fa il mare fungendo da regolatore termico.Vescica, disturbi e
psicosomatica: lasciare andare e trovare il proprio spazio - conflitto di
limiti nel territorio - VESCICA URINARIA ansia e nervosismo, paura in generale.
L’organismo
umano è una macchina intuitiva che ci avvisa dei problemi che colpiscono la
nostra salute emotiva lanciando un allarme fisico.
Se riusciamo a identificare gli schemi di pensiero che
stanno dietro al nostro problema di salute, possiamo iniziare a fare i
cambiamenti emotivi, comportamentali e fisici necessari per migliorare la
nostra salute.
Riconoscere la causa di fondo é il primo passo. Il
successivo consiste nel trasformare questi pensieri e comportamenti negativi in
modi nuovi di pensare per riconquistare la salute.
Le malattie psicosomatiche correlate al secondo chakra
riguardano la vescica, l’apparato riproduttore, la zona lombare e le anche. I soggetti con problemi alla
vescica di solito sono emotivamente molto sensibili nelle relazioni e
questo rende loro difficile l’indipendenza economica.
Le infezioni alle vie urinarie (che si tratti di
cistite o della più grave infezione ai reni) sono correlate alla rabbia,
solitamente verso il sesso opposto o il partner, e al biasimo nei confronti
degli altri.
Il dolore alla zona lombare ha a che fare con la paura
dei soldi; i disturbi alle anche sono legate alla paura di andare avanti. Se
hai problemi alla zona lombare o alle anche, l’importante non è solo di
conoscere i tuoi schemi di pensiero, ma lavorare in prima persona per imparare
a gestire i comportamenti e modificandoli un passo dopo l’altro.
Quando impari a identificare ed esaminare i messaggi
del tuo corpo, sei sulla strada giusta della tua guarigione. Distribuendo
equamente la tua attenzione tra i soldi e le relazioni sentimentali, puoi
eliminare i fattori di stress che aggravano la salute in quest’area.
La riflessologia
plantare è un valido strumento per intervenire sull’apparato urinario dal
punto di vista fisico ad esempio nel caso di una cistite in fase acuta e
contemporaneamente sugli aspetti energetici dei chakra e della psiche che sono
in relazione alla manifestazione fisica. In una visione olistica i punti
dolenti riscontrati durante il trattamento reflessologico non vanno intesi solo
con riferimento diretto all’organo riflesso, ma come segnale riconducibile e
collegato ad altre parti del corpo fisico, emotivo e spirituale.
Quando la
vescica è in sofferenza (fisica/emozionale) si possono accusare patologie come cistiti,
infezioni urinarie, incontinenza. Si può anche risentire di debolezza
alle caviglie, si possono presentare problemi di
udito, difficoltà nell'equilibrio, difficoltà ad adattarsi
all'inverno. I sintomi vanno letti e contestualizzati nel quadro del
soggetto e in messi relazione anche al vissuto personale, in questo modo si
lavora in maniera globale partendo da un punto, con un cammino che porta verso
la soluzione e il cambiamento.