Se prendiamo
in riferimento il sistema di Medicina Cinese (MTC), la vescica è strettamente
connessa al Rene. Questi organi insieme sono il vero
e proprio "apparato idrico" del corpo umano.
Il canale
energetico della vescica è il più lungo di tutti i canali energetici; nasce
al canto interno dell'occhio (angolo di congiunzione tra le due palpebre)
percorre la volta cranica e giunge al collo dove si divide in due branche,
quella mediale e quella laterale. La branca mediale è ai lati
della colonna, arriva al sacro, scende verso la parte posteriore della coscia
dove a livello popliteo incontra la branca laterale; questa percorre il dorso
dall'alto al basso a fianco di quella mediale.
Giunta a
livello gluteo prosegue sulla parte posteriore della coscia e si congiunge alla
branca mediale; a questo punto il canale torna ad essere unico e dal poplite
(parte posteriore del ginocchio) il canale giunge alla parte laterale del piede
per terminare il percorso al quinto dito.
Sono le
parti più collegate alla vitalità. Il lavoro interiore per rafforzare
questi organi sono l'orientamento verso la saggezza, la sapienza e la
capacità di gestire al meglio la propria vita.
Quando c'è
disequilibrio energetico subentrano la paura e la tendenza a non affrontare
la quotidianità, rifuggire la gioia di stare al mondo
Curare la vescica, ovvero prendere in mano la propria
vita
Questo
organo muscolomembranoso costituisce il deposito dell'urina convogliata
dagli ureteri. Quando si avverte lo stimolo della minzione, le sue
pareti si contraggono per espellere urina attraverso l'uretra.
Le sue
pareti risultano costituite da tre tuniche sovrapposte: una sierosa, una
muscolare e una mucosa, quella ovviamente più interna.
Consigli per aiutare la funzionalità della vescica
Quando la vescica sta soffrendo si accusano patologie come
cistiti,
infezioni urinarie, incontinenza.
Si soffre anche di
debolezza alle caviglie,
si possono presentare
problemi di udito, difficoltà
nell'equilibrio, difficoltà ad adattarsi all'inverno.
Ecco alcuni
consigli pratici per
aiutare la vescica e non solo:
·
Arginate il consumo di alimenti irritanti come
gli agrumi, i pomodori e le cipolle. Non eliminate
l'abitudine del bicchiere d'acqua tiepida al risveglio,
se siete soliti a questo rituale molto depurativo; il limone è il meno
irritante tra gli agrumi e rispetto ai benefici che apporta quanto ad
alcalinizzazione non ci son paragoni.
·
Diventate amici delle
tisane.
Stimolano la vescica, rilassano i tessuti, idratano in profondità. In
particolare, tenete in considerazione le proprietà dell'iperic.
·
Andateci piano con lo zucchero
e, sebbene si tratti di un'alternativa molto più naturale, con il miele.
·
Consumate bevande alcoliche con
parsimonia. Fegato, reni e vescica sono molto connessi,
lavorano in stretta collaborazione.
Vediamo cosa potete fare per
il corpo e la psiche
al di là degli accorgimenti alimentari:
·
Evitate di praticare dei tipi di esercizi
fisici che diano troppi contraccolpi a livello del basso
addome;
·
Parlate a voi stessi. Sentitevi all'altezza.
Guardatevi allo specchio e sorridete. Cercate la sensazione di benessere per il
grande fatto di essere creature vive. Siate fieri di stare al
mondo.
Inoltre iniziare la giornata con una
tazza
di acqua calda con il succo di mezzo limone è un metodo semplice ed
efficace per ritrovare benessere e salute,
VESCICA
URINARIA ansia e nervosismo, paura in generale
La vescica
è l’organo che raccoglie l’urina prima che venga espulsa dal nostro corpo.
Situata dietro il pube può arrivare a contenere fino a 80 cl di urina, che
proviene in modo lento e costante dai reni, attraverso due canaletti, detti
ureteri. Quando il volume dell’urina raggiunge i 35/40 cl, sentiamo il bisogno
di urinare (i reni producono circa 1,5 litri di urina al
giorno). È lo sfintere dell’uretra (il canale che porta l’urina
all’esterno) che agisce da rubinetto, mantenendo chiusa la vescica. L’atto
dell’urinare è volontario e avviene rilassando lo sfintere. Quando, per vari
motivi non riusciamo a controllare questa funzione, abbiamo
quella che definiamo incontinenza.
Tra i disturbi più frequenti che interessano la vescica troviamo la cistite,
un’infiammazione che colpisce maggiormente le donne, anche a causa della minor
lunghezza dell’uretra, rispetto agli uomini. Alcuni bambini soffrono di enuresi,
la “pipì a letto” data da un mancato controllo dell’apparato urinario
durante il sonno.
La vescica nella visione psicosomatica
Quello su cui la vescica ci può dare informazioni è la capacità di
lasciarsi andare, oppure per contrapposizione del controllo rigido e l’attitudine
a trattenere. Può indicare un’educazione ricevuta di tipo rigido e
impostata sullo schema punizione/ricompensa. La conseguenza sono
probabili paure e sensi di colpa incontrollati con possibili ripercussioni
sulla vescica, un organo costantemente sotto controllo.
L’atteggiamento in questo caso è sottomesso, di una persona che non sopporta ed
evita le tensioni. A volte la persona con problemi alla vescica mostra
timidezza, disagio nell’affrontare gli altri. Quasi ad esprimere una difficoltà
a riconoscersi uno spazio proprio.
Nel caso dell’enuresi è possibile che il sonno, alleviando il controllo che
avviene durante la veglia, offra una possibilità di liberarsi di qualcosa che
non si vuole far uscire durante il giorno.
Riflessologia plantare e tecniche energetiche
La riflessologia plantare è un valido strumento per
intervenire sull’apparato urinario. Capita a volte di riscontrare fastidio
o dolore nella zona riflessa della vescica in concomitanza con
le varie problematiche esistenti. Curiosamente tale fastidio è spesso
collegabile ad altre situazioni. Gonfiori intestinali, stipsi, prostatiti,
gravidanza e parto, prolasso del pavimento pelvico. In questi casi la vescica
non ha problemi in sé ma si trova in una situazione di “sofferenza” a causa di
altri eventi che la condizionano o di organi che la comprimono. Questo mi
permette di ricordare una delle caratteristiche della riflessologia plantare, ovvero che il
punto dolente sul piede non va inteso come un riferimento diretto all’organo
riflesso. Proprio in una visione olistica è possibile ricondurre il segnale ad
altre parti del corpo o meglio al corpo nel suo insieme.
Restando in un ambito energetico, in particolare nella Medicina
Tradizionale Cinese, anche digitopressione e TuiNa
permettono di intervenire sulle problematiche collegate alla vescica. Uno
dei meridiani energetici principali fa riferimento proprio a quest’organo. Ha
il suo punto di inizio sul lato interno degli occhi, risale lungo la testa per
poi scendere lungo la schiena e le gambe, posteriormente, per
terminare sul lato esterno del quinto dito del piede.
La tecnica craniosacrale per la vescica
Anche la tecnica craniosacrale può essere di
aiuto per le problematiche legate alla vescica. Infatti
permette di intervenire sull’area pelvica, sia sulla parte vertebrale che sulla
quella tessutale, migliorando le tensioni fisiche e quelle emozionali, spesso
“memorizzate” nel nostro corpo.
L’idroterapia, un aiuto naturale
Un’ulteriore possibilità di intervento sul sistema urinario è l’idroterapia.
In particolare per la vescica le applicazioni calde locali permettono un
rilassamento che può aiutare in caso di difficoltà urinarie. Per cistiti
e incontinenza notturna si possono fare, più volte al giorno, pediluvi caldi
così come camminare molto in acqua. Anche gli enteroclismi
contribuiscono a sfiammare l’area.
Comportamenti alimentari e… caratteriali
Una buona abitudine, utile per tutto l’organismo ma soprattutto per
l’apparato urinario, è quella di bere acqua, frequentemente,
poca per volta, meglio se lontano dai pasti. Per non sottoporre la vescica a
sforzi notturni si potrebbe ridurre al minimo l’acqua bevuta dopo cena. Infatti
non è consigliabile restare a lungo con la vescica piena.
Anche la costipazione intestinale non aiuta: la compressione che ne deriva può
spingere la vescica verso il basso. Inoltre, qualora in una persona si
riscontrassero le caratteristiche psicosomatiche collegabili a
quest’organo, potrebbe essere utile intervenire con attività che
sviluppino la capacità di affrontare gli altri, anche
attraverso una buona postura, in modo da diminuire il disagio e la timidezza,
possibilmente arrivando a guardare le altre persone bene negli occhi.
Importante è anche lavorare per ridurre il senso di colpa e
sentirsi un po’ meno responsabili di tutto.