Si può Chiedere per tanti motivi ma quello più prezioso, per me, é poter dire: “aiutami a capire chi sei ” … e viceversa.
Conosciamo gli altri ma mai abbastanza da vederne le più piccole sfumature.
Possiamo scorgere tratti simili a noi … eppure, prima o poi, avviene il momento in cui non sia semplice comprendersi.
Possono sorgere incomprensioni che, se lasciate a metà senza la voglia di partecipare all’altrui sentire , danno il via ad una sorta di “cose non dette” o cose “da non dire” che, a lungo andare, spezzano il fluire sereno del rapporto.
Facciamo parte di nuclei diversi … abbiamo esempi diversi … toni diversi … prospettive diverse … … … condizionamenti diversi.
Aprirsi verso l’altro, attraverso il dialogo … spogliarsi della propria onnipotenza mettendo in dubbio che il nostro percepire possa avere origini diverse dalle parole che provengono da chi ci sta parlando… privarsi completamente dal timore dell’altrui giudizio … questo … questo rende un essere umano più vicino alla propria natura di quanto si possa pensare.
Questo rende gli esseri umani Vicini tra loro.
Quando non vogliamo “sentire l’altro” perché ci sentiamo offesi o arrabbiati, ci stiamo innalzando inconsapevolmente a ciò che mai potremo essere: Dio.
L’umiltà é un dono.
Perdonare comprendendo che l’altro “non é te”… ed essere perdonati da chi comprende che “tu non sei lui”, questo é il primo passo per non far naufragare rapporti unici o rari.
Il dialogo ci aiuta a non dimenticare il motivo per cui amiamo l’altro.
Ci aiuta a non dubitare dell’amore altrui nei nostri confronti.
Ci aiuta a non dimenticare … l’altro … a non Abbandonarlo.
Questa é la piccola scintilla iniziale che si é dilagata, che ha diviso e continua a dividere l’umanità.
Il Perdono é quanto di più semplice ci sia stato dato per essere migliori e per rendere migliore questo mondo.
Non aspettare domani … perché “domani” , ora, non esiste.
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