Il triplice riscaldatore altrimenti chiamato in cinese san jiao non corrisponde a un organo come gli altri undici meridiani. Corrisponde a un sistema energetico piuttosto complicato che controlla quello che in medicina cinese viene definito il metabolismo delle acque. Seguendo l’orologio biologico secondo il quale ogni due ore un organo vive il suo momento di apice o di riduzione della sua attività; l’orario del san jiao è compreso tra le 21 e 23. Interessante vedere che in questo orario le persone tendono ad avere un calo energetico e molto spesso si addormentano per la stanchezza anche quelle che poi soffrono di insonnia nelle ore mattutine o nelle ore più avanzate della notte. In un certo senso potremmo dire che l’energia del triplice riscaldatore è come un motore in più, una risorsa in più, una ricchezza utile a tutti gli organi nessuno escluso. La funzione del triplice riscaldatore si divide in tre aree distinte da cui il nome triplice riscaldatore. L’area superiore o jiao superiore corrisponde alla cavità toracica ed è collegata agli organi cuore e polmone. Il jiao medio è l’area epigastrica e ipocondrica e comprende gli organi stomaco-milza-pancreas-fegato e il jiao inferiore gli organi rene-vescica urinaria e piccolo-grosso intestino. Il metabolismo delle acque e la funzione del san jiao rispecchiano in realtà il complicato meccanismo di circolazione sanguigna e il delicato network ormonale che dal sangue è veicolato. È incredibile pensare che questo modello di comprensione unitaria del corpo esisteva già oltre 4.000 anni fa. Ma solo oggi possiamo cogliere l’esteso significato di questo meccanismo in senso chimico e fisico.
Partendo
dalla piccola circolazione sanguigna che consente di pulire il sangue
venoso proveniente dal cuore destro facendolo transitare dal polmone e
ritornare al cuore sinistro ricco di ossigeno, per poi distribuirlo a
tutto il corpo (jiao superiore), al sistema di assorbimento di sostanze
nutritizie e di pulizia del sangue a carico del sistema digestivo e
delle sue ghiandole (jiao medio), per finire con l’eliminazione
dell’impuro attraverso le urine e le feci (jiao inferiore).
I cinesi affermano:
“il qi muove il sangue” = “l’energia muove il sangue”.
Gli occidentali invece hanno scoperto che il sangue consente agli
ormoni di trasportare informazioni da un distretto del corpo all’altro. Il
sangue inteso anche come fonte di energia per ogni singola cellula e la
possibilità di rimuovere l’impuro da ogni singolo distretto. In
realtà a voler ben guardare a migliaia di anni di distanza il concetto è
lo stesso solo che è espresso in modo diverso. Se per un cinese senza qi non c’è vita e per un occidentale senza sangue le cellule non sopravvivono,
viene logico capire che la coppia sangue-qi (energia) può essere intesa
come una medesima entità funzionale e non già come due entità separate o
ancora peggio come il diavolo e l’acquasanta.
San jiao ha rapporti diretti con il pericardio con il quale è in
rapporto interno-esterno, e con la vescica biliare con la quale forma il
livello shao yang. Da questi due importanti legami è possibile intuire
l’importanza della sfera emozionale e dello stress sul sistema san jiao
cosa assolutamente verificabile anche con il sistema ormonale.
I punti del triplice riscaldatore sono utili in numerosi disturbi dolorosi del territorio shao yang come le cefalee temporo-parieto-occipitali, nelle insonnie e in tutte le disfunzioni ormonali.
Ma ancora san jiao è in rapporto con il Rene attraverso un legame di
livello, shao yang(san jiao)-shao yin (rene) e con la Milza (9-11am)
perchè in esatta contrapposizione sull’orologio cinese. Entrambi questi
due rapporti ci fanno intuire il suo ruolo nella gestione dei liquidi e
dell’umidità. Il triplice punto viene infatti comunemente usato per trattare le diarree, il sovrappeso e anche l’edema.
In
questo periodo dell’anno è importante iniziare ad alimentarsi con cibi
cotti, evitando di abusare di cibi troppo freddi come le insalate, le
mozzarelle e gli agrumi. Questi alimenti rallentano e raffreddano il
jiao medio mettendolo in difficoltà e aumentando l’umidità interna che
già esternamente è in continuo aumento.